Alla scoperta dei borghi più belli del territorio catanzarese
8 Giugno 2023
Dalla nostra sede di Sellia Marina, a pochi passi dal mare, Ebike Calabria - Noleggio ebikes e Tour guidati (www.ebikecalabria.it) ti permette di scoprire alcuni borghi caratteristici della presila catanzarese. Delle vere e proprie perle nascoste da raggiungere in ebike tramite strade provinciali interne poco trafficate che attraversano un territorio incontaminato, senza mai attraversare la SS106. Lungo il percorso potrai ammirare vallate coltivate, querce secolari, monumenti storici e panorami mozzafiato: il tutto senza fatica e sudore grazie alla potenza delle ebike. I borghi di cui parliamo, raggiungibili in 1-2 ore, sono:
Sellia
Cropani
Sersale
Simeri
Soveria Simeri
Zagarise
Magisano
Sellia
Salendo in bici dal nostro punto noleggio, il borgo si trova a 560 metri di altitudine nell’area geografica della Presila catanzarese. Sellia fu fondata tra il IX e X secolo da gruppi di profughi provenienti dall’antica città costiera di Trischene, i quali, per sfuggire ai terribili assalti dei Saraceni, si rifugiarono sul monte Sellion. Tuttavia, diversi reperti archeologici rinvenuti fanno supporre che l’origine del borgo risalga addirittura al periodo greco.
I principali luoghi di interesse del borgo da visitare in bici sono molteplici. Il Castello-Fortezza di Sellia fu edificato intorno al 1060 dai Normanni sotto la guida di Roberto il Guiscardo duca di Calabria. Ancora oggi conserva le torri merlate, mentre il resto è andato distrutto dal terremoto del 1783. La chiesa di S.Nicola di Bari, patrono del borgo, è la più antica di tutto il paese. Essa racchiude pregevoli opere come la statua della Pietà, attribuita ad un allievo di Michelangelo risalente al XVI secolo. La storia millenaria di Sellia vive ancora negli opifici del borgo risalenti al 1600: antichi frantoi simbolo dell’economia che in passato era prevalentemente fondata sull’agricoltura. Sellia è denominata anche “Il borgo della cultura” per la presenza di molti musei quali il museo del fumetto, il Museba ovvero il museo dell’agricoltura e del territorio, l’EcoMuseo all’aperto, il museo della scienza e del cosmo. Infine, va citato il Parco Avventura a due passi dal centro abitato: tra le principali attrazioni da sperimentare c’è il ponte tibetano lungo 130 metri e la torre di lancio QuickJump.
Cropani
A 15 km da Sellia Marina, in meno di 1 ora in ebike, è possibile raggiungere il borgo di Cropani. Già abitato ai tempi della Magna Grecia, ma di origini greco-bizantine, si ipotizza che sia nato nel VI secolo in seguito all’emigrazione degli abitanti di due città distrutte nei pressi dei fiumi Crocchio e Simeri. Cropani è nota per aver dato i natali allo storico seicentesco Giovanni Fiore.
Il nucleo artistico di Cropani è rappresentato, oltre che da molteplici chiese minori, dal Duomo ovvero la chiesa di Santa Maria Assunta. Il monumento custodisce un frammento della rotula destra dell’Evangelista Marco: reliquia donata nell’anno 831 da alcuni mercanti veneziani che, di ritorno da Alessandria d’Egitto con le spoglie del santo, naufragarono sulla spiaggia cropanese. Da pochi anni è stato inoltre ristrutturato il Museo Archeologico Antiquarium, situato nel complesso della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. Esso conserva numerosi documenti che vanno dal periodo preistorico all’età greca, romana e alto-medievale.
Sersale
Continuando la tua fantastica pedalata, a circa 16 km da Sellia Marina e in meno di 2 ore è possibile raggiungere Sersale, storico borgo dalle presunte origini medievali famoso per la sua Riserva Naturale delle Valli Cupe. La fondazione ufficiale di Sersale risale al 1620, quando 13 coloni di Serrastretta ricevettero in enfiteusi dal Barone don Francesco Sersale duca di Belcastro parte del suo feudo di Zagarise. La storia del territorio di Sersale affonda tuttavia le radici nel periodo greco e romano o addirittura preistorico. Del periodo medievale risalgono i monasteri italo-greci dei Santi Tre Fanciulli del IX secolo, Santa Maria della Sana e San Nicola. In località Monacaria invece sorgeva l'importante monastero florense di Santa Maria d'Acquaviva, costruito nel 1194 direttamente da Gioacchino da Fiore insieme al discepolo Pietro da Cosenza.
Uscendo in bici dal paese, la Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe presenta i suoi canyon, monoliti, alberi secolari e le cascate dei fiumi Campanaro e Crocchio. Il monolito più importante è Pietra Aggiallu alto circa 18 metri. Gli alberi secolari sono il Gigante Buono di quasi 9 metri di circonferenza, il Gigante Greco e i Giganti di Cavallopoli. Tra le innumerevoli cascate si annoverano le cascate Campanaro, Rupe, Crocchio e quella dell'Inferno che con le sue profonde gole è ritenuta una delle più suggestive. Il sentiero che conduce alla gola delle Valli Cupe dal comune di Sersale esiste sin dall'800 d.C.: secondo Legambiente è una delle più interessanti comunità ambientaliste del Mezzogiorno.
Simeri
Dai piedi della Sila sino alla costa ionica, a 14 km da Sellia Marina, si estende il borgo di Simeri. Raggiungibile in ebike dalla nostra sede in meno di un’ora, la cittadina ha origini greco-bizantine. Famoso per essere appartenuto ai Borgia e per aver dato i natali al monaco greco-calabro Bartolomeo, Simeri è il borgo medievale più antico della zona: infatti sono stati portati alla luce reperti della prima metà del periodo magnogreco. Caratteristica di questo paese è quella di essere costituito da tre distinti agglomerati urbani, tutti facilmente percorribili in bici: Simeri, Crichi (sede comunale) e Simeri Mare.
I monumenti e i luoghi d’interesse di questo borgo sono parecchi. Il Castello Bizantino, costruito nel X secolo, domina sulla valle del fiume Simeri. Ad oggi i ruderi conservano la cinta muraria esterna e buona parte della cittadella. Il Convento dei Cappuccini, dedicato a Santa Maria degli Angeli, fu costruito a spese del principe Borgia nel 1594. Aveva celle, una chiesa monumentale ed era adibito a ricovero per viaggiatori e mendicanti fino al 1800. Dall’antico quartiere della Grecìa di Simeri si possono poi raggiungere in bici le “grotte dei santi o di San Bartolomeo”, tre scavi rupestri ricavate nell’arenaria dalla quale i monaci si affacciavano al sorgere del sole per cantare inni al Signore. Da segnalare infine anche il caratteristico quartiere Petragaridda e l’Antiquarium comunale.
Soveria Simeri
Percorrendo Viale Trischene, a circa 11 km dal punto noleggio di Ebike Calabria, in meno di 1 ora in ebike si può raggiungere il borgo di Soveria Simeri. Dovrebbe avere origini remotissime risalenti al periodo della Magna Grecia. Si ritiene infatti che il nome originario del borgo fosse proprio quello di Trischene, che significa “tre tabernacoli”. Si racconta che questi furono edificati in tre zone vicine (Soveria, Simeri e Crichi) da tre sorelle di Priamo scampate alla caduta di Troia.
I luoghi di interesse di questo borgo sono prettamente di epoca medievale. Da visitare la chiesa di S. Maria della Visitazione, risalente al XVII secolo, costruita con uno stile misto tra barocco e gotico-romanico. Nelle campagne adiacenti al borgo, circondato da importanti sugherete (il nome deriva infatti da “Sugheria”), vi sono stupendi punti panoramici che affacciano sulla valle del fiume Simeri con costruzioni antiche quali mulini e fornaci. Da segnalare infine la presenza nella piazza del borgo della statua dedicata a Cecilia Faragò, ovvero l’ultima magara e fattucchiera risalente al ‘700. La donna, originaria del posto, fu l’ultima persona arrestata e processata per stregoneria nella storia: all’esito del processo il Regno delle Due Sicilie abolì tale reato, che venne cancellato anche nel resto d’Europa.
Zagarise
Questo antico borgo si apre nei pressi dei boschi della Sila, a quasi 600 metri sopra il livello del mare e a 22 km dalla nostra sede. Percorrendo la strada provinciale Cuccuma Mortilla, è possibile raggiungerlo senza fatica in ebike in meno di 2 ore. La fondazione di Zagarise risale intorno all’anno 1000. Il nome, di origine greco-bizantina, significa “cosa utile”: nelle sue terre infatti crescevano prodotti particolari quali fichi d’india, reopontico (pianta di origine asiatica) e marmo frigio.
Il nucleo archeologico di Zagarise è rappresentato da luoghi d’interesse sia storico che naturale. La torre normanna, risalente al XIV secolo, costituisce memoria del periodo delle invasioni normanne: si ipotizza fosse una vedetta del castello di Barbaro. La Chiesa del Rosario, risalente al 1400, custodisce antichi affreschi del periodo dei Padri Domenicani. La Chiesa di Santa Maria Assunta, datata al 1425, presenta l’altare maggiore in marmo ad intarsi colorati risalente al XVIII secolo. Il Museo dell’Olio di oliva è un vecchio frantoio restaurato come eco-museo: attrazione del Parco Nazionale della Sila, si propone di favorire la valorizzazione del legame tra patrimonio storico, ecologico ed enogastronomico. Le Cascate del Campanaro sono costituite da rocce su cui l’acqua scorre tra felci e liane. Prima di raggiungere la cascata, lungo il sentiero percorribile in bici, sono presenti: un pagliaro, i resti di un ponte bombardato durante la seconda guerra mondiale ed una pozza naturale. Il Canyon Timpe Rosse è un percorso tra rocce di arenaria rossa ricche di ferro attraversato dal fiume Uria. In questa area nidifica il capovaccaio, esemplare della famiglia degli avvoltoi.
Magisano
Il borgo di Magisano sorge a circa 600 metri di altitudine, su un colle della Presila catanzarese. In origine era noto come Vucisano, nome derivato dalle erbe presenti nella zona chiamate “Vucissi”. L’origine risale al 1300, quando diverse famiglie dalle terre limitrofe fuggirono a causa della peste, formarono un nuovo unico villaggio nell’attuale territorio.
I monumenti e i luoghi d’interesse di questo borgo sono parecchi. Tra le tante chiese, come quella matrice e quella del convento, spicca il Santuario Madonna della Luce dove l’8 settembre si raccolgono migliaia di pellegrini. C’è poi il ponte romano-medievale detto del Diavolo, una struttura ad arco sulla gola del fiume Simeri. I suoi piloni non poggiano a terra ma sono sospesi sul punto più alto della gola: per via della difficile tecnica di costruzione si ritiene sia opera dello stesso Diavolo. Da visitare il vicino laghetto collinare dove è possibile fermarsi per un pranzo al sacco nell’area ristoro: da lì in bici è facilmente raggiungibile la Grotta Rosa, chiamata così per via dei colori che assumono le pareti di questa cavità naturale in alcune ore del giorno.
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